[co-author: Anna Maria Pavone]
La proposta
In data 30 luglio 2020, la Banca d’Italia ha avviato una consultazione pubblica sulle modifiche da apportare al “Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio”.
In particolare, si segnalano quegli interventi volti a rivedere alcune disposizioni applicabili ai FIA italiani chiusi: se per quelli non riservati il limite di concentrazione per gli investimenti in crediti verso la stessa controparte applicabile verrebbe innalzato dal 10% al 20% del patrimonio netto, per i FIA chiusi italiani riservati questo stesso limite verrebbe rimosso.
Inoltre, si vorrebbe eliminare l’obbligo del gestore italiano di FIA chiusi non riservati di acquistare in proprio una quota almeno pari al 2% del valore complessivo netto iniziale del FIA
Le ragioni della modifica
Come illustrato dalla stessa Banca d’Italia, gli interventi mirano a semplificare la disciplina applicabile ai FIA italiani chiusi per rimuovere alcuni potenziali ostacoli alla loro diffusione e facilitarne l’impiego come canale di finanziamento all’economia reale.
Le proposte costituiscono un ulteriore tassello delle importanti modifiche in materia di gestione collettiva del risparmio. Solo qualche mese fa, il MEF avviava una consultazione pubblica sulla proposta di revisione dell’art. 14 del Decreto 5 marzo 2015, n. 30, Regolamento attuativo dell’art. 39 del d.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, concernente la determinazione dei criteri generali cui devono uniformarsi gli organismi di investimento collettivo del risparmio italiani, relativo ai FIA italiani riservati. La proposta mira a modificare ed estendere la partecipazione ai FIA riservati.
Deadline: 28 Settembre 2020